STORIE ANIMATE
Laboratorio per la scuola dell’infanzia e primaria.
Un percorso che parte dalla narrazione creativa e attraverso la manipolazione, il colore e il collage, regala ai bambini la magia del cartone animato.
FINALITA’: si offre ai bambini la possibilità di trasformarsi da spettatori passivi a narratori, registi e disegnatori di cortometraggi animati.
SVOLGIMENTO: I bambini, a gruppi di 6/8, vengono stimolati attraverso il gioco a inventare storie, definendone l’ambientazione, i personaggi e la trama.
Le storie ritenute più creative e più adatte ad essere trasposte diventano i soggetti sui quali iniziare la produzione dei cortometraggi.
All’interno di ciascun gruppo si prepareranno i disegni, le forme in plastilina, i pupazzi, gli sfondi, gli oggetti ritagliati, per avere sufficiente materiale da riprendere. Contemporaneamente, i gruppi si alterneranno alle riprese (computer + telecamera forniti dalle “conducenti”). Ciascun bambino ha la possibilità di spostare nello spazio dell’inquadratura televisiva i personaggi e gli oggetti vedendo in tempo reale il risultato.
NB. E’ possibile, su richiesta, montare (questa fase avverrà in studio e non alla presenza degli allievi), inserendo titoli e musiche.
Eventuali copie dei dvd dovranno essere espressamente richieste e avranno un costo supplementare.
DISEGNARE PARTENDO DA FORME SEMPLICI
Laboratorio rivolto ai bambini della scuola primaria.
Sul come utilizzare forme geometriche semplici aiuti ad analizzare la struttura delle cose.
SVOLGIMENTO: In una prima fase i bambini verranno stimolati a trovare nella sintesi delle forme geometriche, le basi per costruire oggetti, animali e figure umane; lo faranno attraverso fogli bianchi e colorati per comporre e fotocopie con: rettangoli, cerchi, quadrati, forme ovali da ritagliare.
Partendo dal ritaglio di queste figure, e dall'accostamento casuale sul foglio bianco, costruiscono quello che la loro fantasia suggerisce con l'approccio divertito del gioco.
Possono costruire palazzi, autobus, strutture astratte, funghi, coccinelle, ragni, gufi, televisori, ciclopi, videogiochi, e molto altro.
Quando i bambini ci mostrano i loro disegni, spesso sono molto ricchi e pieni di particolari, tanto complicati che loro stessi sentono anche il bisogno di spiegarceli ulteriormente a voce.
In questo laboratorio vengono invitati a mantenere il loro disegno il più semplice possibile, aggiungendo solo le linee indispensabili e quasi sempre ci riescono!
L’ILLUSTRASTORIE
Laboratorio rivolto ai bambini della scuola primaria.
Un percorso che parte dal disegno per creare con un lavoro di gruppo storie sorprendenti e ricche di fantasia.
FINALITA’: stimolare i bambini alla creatività e al lavoro di gruppo. Avvicinarli alla letture dei libri illustrati.
SVOLGIMENTO: I bambini, a gruppi di 5/6, lavorano su libretti bianchi partendo da spunti offerti da ciascun compagno. Ogni bambino, al termine di una prima fase, avrà un libretto illustrato da sé e dai compagni. Attraverso le immagini si aiuteranno i bambini a inventare storie, definendone l’ambientazione, i personaggi e la trama.
Le storie ritenute più creative e più adatte ad essere trasposte diventano, a fine laboratorio, i canovacci per piccole messe in scena teatrali improvvisate da ciascun gruppo di allievi.
UNA FORCHETTA E' UNA FORCHETTA
(abituarsi a osservare per disegnare)
Laboratorio rivolto ai bambini della scuola primaria.
Sul come osservare e come cercare di descrivere ciò che si ha davanti.
SVOLGIMENTO: All'inizio della lezione i bambini vengono invitati tutti adisegnare, dopo aver chiuso gli occhi e provato a visualizzare a mente, una forchetta, una mano e un albero, come meglio possono. L'obiettivo iniziale è di sottolineare quanto sia facile confondere le forme: molte forchette e mani sembrano dei rastrelli e differiscono solo nel numero di dita e di rebbi;
per gli alberi spesso si ricorre allo stereotipo di una chioma senza rami sostenuta da un tronco (che ha comunque un efficacia decorativa)ma alla richiesta di disegnare un albero spoglio, molti bambini hanno difficoltà a trovare il punto di raccordo tra rami e tronco.
Da qui la proposta di un secondo e più importante obiettivo: quello di abituarsi a osservare e cercare di descrivere ciò che si ha davanti.
Ad ogni bambino viene data una forchetta di plastica (di foggia simile a quelle metalliche) e deve cercare di riprodurla.
Informazione aggiuntiva fornita loro: i quattro rebbi sono tutti equidistanti e di pari altezza. Questa nota ha sblocca le loro incertezze e finalmente i disegni diventano più “realistici”.
A questo punto sui disegni della forchetta sovrappongono della carta da lucido e possono vedere che è una buona base per disegnare una mano. La mano è una delle cose più difficili da disegnare, dopo il cavallo, ma ponendo l’attenzione sulle differenze tra la forchetta e l’arto ci sono sempre stati dei buoni risultati.
Infine, sovrapponendo un nuovo lucido, i bambini disegnano un albero spoglio i cui rami finalmente hanno una base da cui partire simile a quella delle dita e dei rebbi. Lavorare per associazione di forme e di struttura crea un bagaglio solido che li rassicura e li incoraggia, al quale possono aggiungere tutta la loro fantasia e le loro personali sfumature.
Su un ultimo foglio, partendo da un parallelepipedo tratteggiato ideato da Bruno Munari, possono ora realizzare un loro albero adornato di una chioma o di fiori o di frutti, solido nella struttura ma libero nella forma e soprattutto più lontano dagli stereotipi di certa illustrazione e più vicino all’osservazione della natura o del loro immaginario.
Questo lavoro, ha una sua conclusione ideale su un terrazzo a rimirare gli alberi circostanti, a vedere che hanno forme sempre differenti e a riempire un foglio gigante di alberi/forchetta realizzati in totale libertà espressiva con gessetti, fili di lana e appunto..forchette di plastica, questo solo se lo spazio a disposizione lo consente.
Stefania Vincenzi illustratrice e cartoonist.
Vive e lavora a Torino dove si dedica all’illustrazione editoriale, all’animazione, alla grafica e al teatro d’improvvisazione.
Ha collaborato alle produzioni “La freccia azzurra”, “La gabbianella e Il gatto”, “La Pimpa”, “I cartoni dello Zecchino” e numerose sorpresine-giocattolo sono nate dalla sua matita. Ha frequentato i corsi sul linguaggio e le tecniche di illustrazione di libri per l’infanzia presso la “Fondazione Zavrel “di Sarmede e “La fabbrica delle favole“di Macerata”. Nel 2005 ha ricevuto menzione d’onore al concorso internazionale di illustrazione “Scarpetta d’oro”. Nel 2006 ha vinto il primo premio al concorso “immagini per una favola” di Pasiano (Pn)). Nel 2006 ha pubblicato “il piccolo porcellino” di Georg Maag per le edizioni “Coccole e Caccole”.
Nel 2007 “il labirinto del mondo, il paradiso del cuore” di Komenius - per Wald press a Praga le cui tavole sono state esposte alla Biblioteca Marucelliana di Firenze, al Museo pedagogico di Praga e alla Galleria Sredec di Sofia. Ha collaborato a due progetti/libro collettivi : “Un anno per i diritti” ( Ega Editore, 2008) e Il Libro dei Sogni 2009 ( Ed: Coccole e Caccole). Nel 2009 illustra ed è coautrice del libro “il sofà di Bamakò” ( Ed: Coccole e Caccole).
Laboratorio per la scuola dell’infanzia e primaria.
Un percorso che parte dalla narrazione creativa e attraverso la manipolazione, il colore e il collage, regala ai bambini la magia del cartone animato.
FINALITA’: si offre ai bambini la possibilità di trasformarsi da spettatori passivi a narratori, registi e disegnatori di cortometraggi animati.
SVOLGIMENTO: I bambini, a gruppi di 6/8, vengono stimolati attraverso il gioco a inventare storie, definendone l’ambientazione, i personaggi e la trama.
Le storie ritenute più creative e più adatte ad essere trasposte diventano i soggetti sui quali iniziare la produzione dei cortometraggi.
All’interno di ciascun gruppo si prepareranno i disegni, le forme in plastilina, i pupazzi, gli sfondi, gli oggetti ritagliati, per avere sufficiente materiale da riprendere. Contemporaneamente, i gruppi si alterneranno alle riprese (computer + telecamera forniti dalle “conducenti”). Ciascun bambino ha la possibilità di spostare nello spazio dell’inquadratura televisiva i personaggi e gli oggetti vedendo in tempo reale il risultato.
NB. E’ possibile, su richiesta, montare (questa fase avverrà in studio e non alla presenza degli allievi), inserendo titoli e musiche.
Eventuali copie dei dvd dovranno essere espressamente richieste e avranno un costo supplementare.
DISEGNARE PARTENDO DA FORME SEMPLICI
Laboratorio rivolto ai bambini della scuola primaria.
Sul come utilizzare forme geometriche semplici aiuti ad analizzare la struttura delle cose.
SVOLGIMENTO: In una prima fase i bambini verranno stimolati a trovare nella sintesi delle forme geometriche, le basi per costruire oggetti, animali e figure umane; lo faranno attraverso fogli bianchi e colorati per comporre e fotocopie con: rettangoli, cerchi, quadrati, forme ovali da ritagliare.
Partendo dal ritaglio di queste figure, e dall'accostamento casuale sul foglio bianco, costruiscono quello che la loro fantasia suggerisce con l'approccio divertito del gioco.
Possono costruire palazzi, autobus, strutture astratte, funghi, coccinelle, ragni, gufi, televisori, ciclopi, videogiochi, e molto altro.
Quando i bambini ci mostrano i loro disegni, spesso sono molto ricchi e pieni di particolari, tanto complicati che loro stessi sentono anche il bisogno di spiegarceli ulteriormente a voce.
In questo laboratorio vengono invitati a mantenere il loro disegno il più semplice possibile, aggiungendo solo le linee indispensabili e quasi sempre ci riescono!
L’ILLUSTRASTORIE
Laboratorio rivolto ai bambini della scuola primaria.
Un percorso che parte dal disegno per creare con un lavoro di gruppo storie sorprendenti e ricche di fantasia.
FINALITA’: stimolare i bambini alla creatività e al lavoro di gruppo. Avvicinarli alla letture dei libri illustrati.
SVOLGIMENTO: I bambini, a gruppi di 5/6, lavorano su libretti bianchi partendo da spunti offerti da ciascun compagno. Ogni bambino, al termine di una prima fase, avrà un libretto illustrato da sé e dai compagni. Attraverso le immagini si aiuteranno i bambini a inventare storie, definendone l’ambientazione, i personaggi e la trama.
Le storie ritenute più creative e più adatte ad essere trasposte diventano, a fine laboratorio, i canovacci per piccole messe in scena teatrali improvvisate da ciascun gruppo di allievi.
UNA FORCHETTA E' UNA FORCHETTA
(abituarsi a osservare per disegnare)
Laboratorio rivolto ai bambini della scuola primaria.
Sul come osservare e come cercare di descrivere ciò che si ha davanti.
SVOLGIMENTO: All'inizio della lezione i bambini vengono invitati tutti adisegnare, dopo aver chiuso gli occhi e provato a visualizzare a mente, una forchetta, una mano e un albero, come meglio possono. L'obiettivo iniziale è di sottolineare quanto sia facile confondere le forme: molte forchette e mani sembrano dei rastrelli e differiscono solo nel numero di dita e di rebbi;
per gli alberi spesso si ricorre allo stereotipo di una chioma senza rami sostenuta da un tronco (che ha comunque un efficacia decorativa)ma alla richiesta di disegnare un albero spoglio, molti bambini hanno difficoltà a trovare il punto di raccordo tra rami e tronco.
Da qui la proposta di un secondo e più importante obiettivo: quello di abituarsi a osservare e cercare di descrivere ciò che si ha davanti.
Ad ogni bambino viene data una forchetta di plastica (di foggia simile a quelle metalliche) e deve cercare di riprodurla.
Informazione aggiuntiva fornita loro: i quattro rebbi sono tutti equidistanti e di pari altezza. Questa nota ha sblocca le loro incertezze e finalmente i disegni diventano più “realistici”.
A questo punto sui disegni della forchetta sovrappongono della carta da lucido e possono vedere che è una buona base per disegnare una mano. La mano è una delle cose più difficili da disegnare, dopo il cavallo, ma ponendo l’attenzione sulle differenze tra la forchetta e l’arto ci sono sempre stati dei buoni risultati.
Infine, sovrapponendo un nuovo lucido, i bambini disegnano un albero spoglio i cui rami finalmente hanno una base da cui partire simile a quella delle dita e dei rebbi. Lavorare per associazione di forme e di struttura crea un bagaglio solido che li rassicura e li incoraggia, al quale possono aggiungere tutta la loro fantasia e le loro personali sfumature.
Su un ultimo foglio, partendo da un parallelepipedo tratteggiato ideato da Bruno Munari, possono ora realizzare un loro albero adornato di una chioma o di fiori o di frutti, solido nella struttura ma libero nella forma e soprattutto più lontano dagli stereotipi di certa illustrazione e più vicino all’osservazione della natura o del loro immaginario.
Questo lavoro, ha una sua conclusione ideale su un terrazzo a rimirare gli alberi circostanti, a vedere che hanno forme sempre differenti e a riempire un foglio gigante di alberi/forchetta realizzati in totale libertà espressiva con gessetti, fili di lana e appunto..forchette di plastica, questo solo se lo spazio a disposizione lo consente.
Stefania Vincenzi illustratrice e cartoonist.
Vive e lavora a Torino dove si dedica all’illustrazione editoriale, all’animazione, alla grafica e al teatro d’improvvisazione.
Ha collaborato alle produzioni “La freccia azzurra”, “La gabbianella e Il gatto”, “La Pimpa”, “I cartoni dello Zecchino” e numerose sorpresine-giocattolo sono nate dalla sua matita. Ha frequentato i corsi sul linguaggio e le tecniche di illustrazione di libri per l’infanzia presso la “Fondazione Zavrel “di Sarmede e “La fabbrica delle favole“di Macerata”. Nel 2005 ha ricevuto menzione d’onore al concorso internazionale di illustrazione “Scarpetta d’oro”. Nel 2006 ha vinto il primo premio al concorso “immagini per una favola” di Pasiano (Pn)). Nel 2006 ha pubblicato “il piccolo porcellino” di Georg Maag per le edizioni “Coccole e Caccole”.
Nel 2007 “il labirinto del mondo, il paradiso del cuore” di Komenius - per Wald press a Praga le cui tavole sono state esposte alla Biblioteca Marucelliana di Firenze, al Museo pedagogico di Praga e alla Galleria Sredec di Sofia. Ha collaborato a due progetti/libro collettivi : “Un anno per i diritti” ( Ega Editore, 2008) e Il Libro dei Sogni 2009 ( Ed: Coccole e Caccole). Nel 2009 illustra ed è coautrice del libro “il sofà di Bamakò” ( Ed: Coccole e Caccole).